Processo di fusione di cristalli di Resorcinolo e Tetrabromuro di Carbonio

Il riscaldamento di un cristallo porta a un collasso improvviso e catastrofico dell’ordine strutturale che risulta nel processo di fusione. Durante la fusione le forme regolari scompaiono per lasciare il posto a gocce di liquido.

Le molecole oscillano nei cristalli, e un aumento di temperatura fa amplificare le oscillazioni, come quelle di un’altalena, fino a che viene persa la memoria delle posizioni iniziali, e il cristallo si disgrega formando un liquido che non ha più la simmetria caratteristica del cristallo. La temperatura della fusione è diversa per ogni sostanza, ad esempio per il ghiaccio è 0°C, per il sale da cucina [video] è 804°C. Nel filmato la fusione corrisponde alla sparizione della forma regolare dei cristalli colorati. In casi particolari, come quello mostrato dal filmato, dal liquido può formarsi una forma cristallina diversa (polimorfo), dove le molecole hanno un diverso modo di disporsi. Nel filmato, appena dopo la fusione, le molecole si sistemano in una seconda struttura, e nuovi cristalli di un secondo polimorfo si riformano dal liquido.

2001 Photomicrography Competition | Nikon Small Word Competition
Dr. John Hart, University of Colorado Boulder
Program in Atmospheric and Oceanic Sciences Boulder, Colorado, USA
Subject Matter: Melted resorcinal and carbon tetrabromide crystals (33x) Technique: Polarized Light

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