Nel luglio 2012 l'Assemblea Generale
delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione di dichiarare il 2014
come Anno Internazionale della Cristallografia, a 100 anni dal
conferimento del premio Nobel per la scoperta della diffrazione dei
raggi X da parte dei cristalli.
L'Associazione Italiana di Cristallografia
vuole celebrare il 2014 con una serie di
eventi rivolti a tutti per illustrare come nel corso di questi 100 anni
la cristallografia ha rivestito un ruolo cruciale e strategico nello
sviluppo delle scienze molecolari di base e applicate per la scienza dei
materiali, le nanotecnologie, le scienze mineralogiche, le scienze
farmaceutiche, la biologia molecolare.
Una nuova visione del mondo
Cento anni fa una catena di brillanti esperimenti e geniali
intuizioni ha aperto la strada alla possibilità di comprendere le
proprietà delle sostanze attraverso la visualizzazione della struttura
tridimensionale delle molecole.
Il 21 aprile 1912 Max Von Laue e
due suoi giovani assistenti illuminarono con raggi X un cristallo di
blenda, un minerale costituito da solfuro di zinco, e scoprirono che i
raggi venivano sparpagliati in una costellazione di macchie scure su una
lastra fotografica: il cristallo deviava i raggi X in fasci con
direzioni precise. Qualche mese più tardi William Lawrence Bragg,
usando uno strumento costruito dal padre William Henry, professore di
fisica a Leeds, replicò l’esperimento usando cristalli di cloruro di
sodio e formulò un’interpretazione che avrebbe segnato la nascita
della cristallografia moderna e della chimica contemporanea. Grazie alla
sua teoria innovativa, a soli 23 anni, William Lawrence scoprì la
struttura della disposizione degli atomi in un cristallo di cloruro di
sodio. Fino ad allora nessuno conosceva la struttura intima della
materia: la scoperta portò William Lawrence a conseguire il Premio
Nobel per la Fisica nel 1915, assieme a suo padre. A quel tempo William
Lawrence aveva 25 anni, il più giovane vincitore del Premio Nobel della
storia.
Negli anni successivi la comunità scientifica si
gettò con entusiasmo a sperimentare la nuova tecnica, rivelando la
struttura atomica di sostanze di grandissimo interesse: i Bragg
mostrarono che il diamante è costituito da atomi di carbonio legati in
una solidissima rete tetraedrica che conferisce al materiale le
proprietà per cui è noto. Nel 1929 Kathleen Lonsdale rivelò che i
derivati del benzene sono planari, mettendo fine al mistero sul tipo di
legame presente negli idrocarburi aromatici.
Nel 1945 Dorothy Hodgkin svelò la struttura molecolare della
penicillina, permettendo lo sviluppo della prima famiglia di
antibiotici, e più tardi determinò la struttura della vitamina B12,
dell’insulina, della ferritina e del virus del mosaico del tabacco,
gettando le basi della moderna scienza farmaceutica, e meritando il
Premio Nobel per la Chimica nel 1964. Nel 1953 Rosalind Franklin, James
Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins condussero esperimenti che
portarono alla determinazione della struttura a doppia elica del DNA, e
per tale scoperta Watson, Crick e Wilkins ottennero il Premio Nobel per
la Medicina nel 1962. Con un lavoro impressionante durato decenni Max
Perutz e John Kendrew nel 1959 determinarono la struttura della
mioglobina e dell’emoglobina, le proteine che permettono di
trasportare l’ossigeno nel sangue, chiarendo le basi molecolari della
respirazione; Perutz e Kendrew furono insigniti del Premio Nobel per la
Chimica nel 1962. L’epopea trionfale della cristallografia proseguì
con vette segnate da 28 Premi Nobel fino a rivelare il meccanismo di
funzionamento dei ribosomi, i macchinari molecolari sedi della
trascrizione del codice genetico nella sintesi proteica, la cui
struttura è stata scoperta da Ada Yonath, Thomas Arthur Steitz e a
Venkatraman Ramakrishnan grazie a un colossale lavoro durato anni che ha
fruttato loro il Premio Nobel per la Chimica nel 2009.
La cristallografia ha portato la visione
molecolare nella scienza, ha popolato di immagini e strutture
la chimica moderna, la biologia molecolare, le scienze farmaceutiche, la
fisica dello stato solido. Grazie alla cristallografia moderna in questi
100 anni l’immaginario scientifico si è arricchito di splendide
architetture molecolari, di meravigliose simmetrie, e il concetto di
relazione tra forma e funzione si è esteso dal mondo macroscopico delle
macchine meccaniche e degli organismi biologici al microscopico mondo
delle macchine molecolari, dove dettagli grandi quanto un
decimiliardesimo di metro determinano con precisione inesorabile le
proprietà di un materiale per l’elettronica, l’efficacia di un
farmaco, la funzione di un enzima.
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Comitato per IYCr2014 in Italia
Coordinatrice:
Alessia Bacchi, Università di Parma
Presidente Associazione Italiana di Cristallografia:
Michele Saviano, IC CNR Bari
Presidente Società Italiana Luce di Sincrotrone:
Federico Boscherini, Università di Bologna