Una delle più gradi e antiche chiese di Firenze, La Basilica di San Lorenzo non è soltanto il luogo di sepoltura di tutti i principali membri della famiglia dei Medici dal XV al XVIII secolo, ma anche del grande vescovo e scienziato danese Niccolò Stenone (Niels Stensen, 1638-1686). Laureato in medicina presso l'Università di Copenaghen, dopo vari viaggi attraverso l'Europa, Stenone si stabilì in Italia nel 1666, prima come professore di anatomia a Padova, poi a Firenze come medico personale del Granduca di Toscana Ferdinando II de' Medici, che lo sostenne sempre nei suoi studi scientifici. Proprio grazie a questo forte legame personale, quando Stenone morì in Germania nel 1683, il suo corpo venne rimandato a Firenze su richiesta della famiglia dei Medici, e seppellito in San Lorenzo.
 |
 |
 |
La tomba di Niccolò Stenone |
La Basilica di San Lorenzo |
Perchè cristallografia? Gli intesessi scientifici di Stenone andarono dall'anatomia, alla paleontologia, alla geologia e alla stratigrafia. Nel 1669 pubblicò i risultati dei suoi studi nel libro chiamato "De solido intra solidum naturaliter contento dissertationis prodromus".

|
Ritratto di Niccolò Stenone e copertina del suo libro |
Oltre a discutere l'origine dei fossili e la presenza di cambiamenti geologici, il libro considera anche gli aspetti e il meccanismo della crescita dei cristalli, proponendo una delle leggi fondamentali della cristallografia conosciuta come "legge di Stenone degli angoli costanti". Questa legge afferma che gli angoli diedri tra facce corrispondenti di un cristallo sono gli stessi per tutti i diversi campioni dello stesso minerale.
Esempio della legge di Stenone. I due cristalli rappresentano
due campioni del minerale NaClO3 che ha sviluppato le facce 1, 2 e 3 in modo diverso; il risultato è una differenza nell’aspetto visibile esterno (l"habitus” del cristallo).
Tuttavia, anche se la forma è diversa, gli angoli tra le facce non cambiano perché riflettono l’ordine interno del cristallo.