Torino

Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino

Strüver e la Pirite del Piemonte

Nato in Germania, a Braunschweig (Bassa Sassonia) nel 1842, compì studi scientifici presso la Facoltà di Filosofia dell’Università di Goettingen, dove ebbe come maestri, fra gli altri, Wöhler per la chimica e Sartorius von Waltershausen per la Mineralogia. Laureatosi nell’agosto 1864, alla fine dello stesso anno venne a Torino su interessamento di Quintino Sella, per ricoprire la posizione di assistente alla cattedra di Mineralogia e Geologia presso quella che all’epoca era la Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri. Strüver divenne assistente presso la Regia Scuola e tale rimase sino al 1870, mentre nel periodo 1871/73 venne nominato professore incaricato e poi straordinario presso la Facoltà di Scienze, per poi essere finalmente nominato professore ordinario di Mineralogia a Roma, dove ricoprì la cattedra sino alla morte (avvenuta nel 1915).

Il Prof. Johann Strüver

Il fondamentale lavoro del 1871 dove determinò oltre 5000 esemplari di pirite, per la maggior parte da Brosso e Traversella in Piemonte, misurando 54 forme diverse e disegnando quasi 200 stupende proiezioni di cristalli.

Il fondamentale lavoro del 1871 dove determinò oltre 5000 esemplari di pirite, per la maggior parte da Brosso e Traversella in Piemonte, misurando 54 forme diverse e disegnando quasi 200 stupende proiezioni di cristalli.

Anche se rimase a Torino per soli otto anni, fu sempre collegato alla mineralogia del Piemonte, cui dedicò 23 pubblicazioni a suo solo nome. Sua l’identificazione del nuovo minerale sellaite (nome da lui proposto in onore appunto di Quintino Sella), un fluoruro di magnesio tetragonale. Tutti gli esemplari esaminati da Strüver erano all’epoca inclusi nelle raccolte del Museo della Regia Università e nel Gabinetto Mineralogico della R. Scuola di Applicazione per Ingegneri. Molti dei cristalli da lui esaminati sono ora conservati al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino.


Tre delle eccezionali proiezioni disegnate dallo stesso Strüver e incise su lastra dall’incisore A. Nizza. Il lavoro originale comprende 14 tavole, contenenti fino a 20 cristalli diversi