Il Palazzo dei Diamanti è uno dei monumenti più celebri di Ferrara e del Rinascimento italiano, situato in Corso Ercole I d'Este 21. La sua caratteristica principale è il bugnato esterno a forma di punte di diamante, che danno il nome al palazzo. Gli oltre 8.000 blocchi di marmo bianco venato di rosa creano pregevoli effetti prospettici grazie al diverso orientamento delle facce delle punte, disposte in modo da catturare al meglio la luce (ora verso terra, ora centralmente e verso l'alto nel risalire dalla parte inferiore del monumento).
Vedute del palazzo dei diamanti
Perchè cristallografia? Disposizione delle bugne
Il bugnato è una lavorazione muraria utilizzata sin dall'antichità e ripresa, con modalità e forme diverse, in altre epoche e fino ai giorni nostri. È costituito da blocchi di pietra (detti “bugne”) sovrapposti a file sfalsate. Questo stesso tipo di disposizione (in due dimensioni) in cui ogni oggetto è a contatto con altri sei, si osserva a livello atomico sulla superficie di molti solidi cristallini metallici, dove ogni atomo è a contatto con altri sei, ed è la condizione necessaria per avere un impacchettamento di tipo compatto.
Perchè cristallografia? Forma delle bugne
Nel bugnato a punta di diamante le bugne sono costituite da metà (o meno) di un ottaedro regolare, ovvero da piramidi a base quadrata con un asse di simmetria di ordine 4 (C4).
Le facce delle bugne, essendo inclinate, riflettono la luce in modo diverso creando effetti cromatici particolari.