Orvieto (TR)

Pozzo di S. Patrizio, Orvieto (TR)

Eliche e Cristallografia

Il Pozzo di San Patrizio è una delle tante attrazioni turistiche di Orvieto, città umbra situata su una rupe di tufo a circa 300 metri sul livello del mare. Fu realizzato tra il 1527 e il 1537 dall’architetto Antonio da Sangallo il Giovane (Antonio Cortini) su ordinazione di Papa Clemente VII, rifugiatosi nella città dopo il sacco di Roma. Il pozzo, costruito a ridosso della Fortezza dell’Albornoz, avrebbe dovuto garantire l’ approvvigionamento d’acqua in caso di assedio. L’opera, profonda circa 53 m, è caratterizzata dalla presenza di due rampe elicoidali indipendenti formate da 248 gradini e illuminate da 70 finestroni. Il nome prende spunto dalla leggenda secondo la quale San Patrizio, patrono d’Irlanda, era il custode di una grotta senza fondo dalla quale poteva mostrare ai fedeli le pene dell’inferno.

Veduta di Orvieto
Esterno del pozzo
Interno del pozzo

Eliche e cristallografia
La diffrazione dei raggi X da parte dei cristalli, solidi dotati di struttura interna ordinata e periodica, è una tecnica che permette di ottenere informazioni sulla disposizione nello spazio di atomi e molecole, che a sua volta è di fondamentale importanza per capire le proprietà di una sostanza. A partire dagli anni ’40 del secolo scorso, l’analisi cristallografica è stata applicata con successo in ambito biologico, permettendo di svelare la struttura delle proteine, del DNA, delle vitamine, dei farmaci, e, di altre molecole essenziali per la vita. Da questi studi è stato possibile osservare come le strutture elicoidali siano estremamente diffuse e comuni nelle architetture biologiche tanto a livello microscopico quanto macroscopico (corna, conchiglie, rampicanti, batteri, alghe… ). A sinistra rappresentazione schematica della doppia elica del DNA.


Antilope cucù
Nautilus
Alga spyrogira